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Dizion. 5° Ed. .
INGHIOTTIRE.
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pag.794
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INGHIOTTIRE. Definiz: | Att. Spingere giù per l'esofago, Mandar giù nello stomaco, o nel ventre, mediante una leggiera stretta di fauci; detto così di persone come di animali, e riferito propriamente a cibo masticato, o anche a bevanda, e, per estensione, a checchè altro sia: ma prendesi pure per lo stesso che Ingoiare. |
Dal basso lat. inglutire. – Esempio: | Giamb. Lat. Tes. 73 t.: E quando ella (la vipera) sente el diletto de la lussuria, ella stringe co' denti, e morde via el capo, e quello capo inghiotte dentro dal suo corpo. | Esempio: | Cavalc. Esp. Simb. 1, 361: Essi lo presero, e lo gittarono in mare, e il pesce ceto lo inghiottitte. | Esempio: | Machiav. Comm. V. 144: Guardate che non vi guasti lo stomaco (un pippione),
perchè bisognerà vi sia masticato, o che voi lo inghiottiate intero; non vi veggo io tanti o sì gagliardi denti in bocca. | Esempio: | Bern. Orl. 32, 1: Lioni, orsi, elefanti, che inghiottire Come pillole proprio di speziali Ci doverrebbon tutti, e nondimeno Ha posto l'uomo a tutti legge e freno. | Esempio: | E Bern. Orl. 63, 7: È lungo (un coccodrillo) trenta braccia e forse piue,... Inghiottisce una vacca intera e un bue, Chè 'l ventre ha assai maggior d'un grand'armario. | Esempio: | Soder. Anim. domest$. 213: L'oche sono animali impuri, lordi, sporchi, e d'inesplebile voracità, come ch'ell'abbino perentro la vita il budello diritto con una estrema calidità; che non prima inghiottito, hanno smaltito, piombinando da basso, e mandato fuori. | Esempio: | Red. Esp. nat. 95: Avendo usato diligenza che le gocciole (di vetro) fossero quasi tutte dello stesso peso avanti che da' capponi fossero inghiottite. | Esempio: | E Red. Osserv. Anim. viv. 94: E pure l'aquila, l'avoltoio, il bozzagro e l'albanella, e tutti gli altri simili uccelli di rapina non costumano d'inghiottir volontariamente le pietruzzole, siccome non le inghiottiscono molti altri uccelli, che non ànno ec. | Esempio: | E Red. Cons. 1, 61: Dopo avere inghiottita certa polvere di mercurio preparato, si accorse il signor Conte che nel palato e nella lingua erano a lui nate alcune ulcerette. | Esempio: | Not. Malm. 1, 160: Inghiottire è ingoiare i bocconi senza masticargli. | Esempio: | Fiacch. Fav. 1, 132: So che spesso il padre inghiottir suole Nelle viscere sue la stessa prole (è un ranocchio che parla dei pesci). |
Definiz: | § I. In locuz. figur., e figuratam., detto di persona. – |
Esempio: | Cas. Pros. 3, 347: Se tu profferirai le lettere e le sillabe,... nè anco le masticherai, nè inghiottiraile appiccate e impiastricciate insieme l'una coll'altra. | Esempio: | Varch. Boez. 18: Io medesimo cavai di bocca a coloro, i quali lo si volevano mangiare, Paulino, uomo nobile e che era stato consolo, le cui ricchezze già s'avevano colla speranza ed ingordigia loro inghiottite e trangugiate i cagnotti della Corte. | Esempio: | Dav. Tac. 1, 242: A partiti pessimi fu con la moglie Giulia, non potendo l'ostica sua disonestà inghiottire, nè sputare. | Esempio: | Nom. Catorc. Angh. 13, 53: Inghiottito avevan lo sciloppo Della vendetta, che talora magna Le sue viscere stesse, ec. | Esempio: | Capp. Econ. 421: Estinta ogni virtù degli ordini feudali, i vizj soli rimasero: vizj sfruttati da gole cieche che ogni cosa inghiottivano, fomentati da una forza sorda, penetrante, che ogni cosa comprimeva. |
Definiz: | § II. Pur figuratam., detto di cose ideali, morali, e anche fisiche. – |
Esempio: | Colonn. Guid. N. 2: Ed a' valenti uomini, i quali la lunga etade del mondo già per addietro inghiottìo per morte, (la memoria e la scrittura) per li studiosi lettori de' libri, siccome elli vivessero, immaginevolmente spirito infondono. | Esempio: | Strat. Mor. S. Greg. 2, 254 t.: La vita presente tutta per la sua fine è inghiottita dalla eternitade. | Esempio: | Guicc. Op. ined. 2, 28: Queste sono due cose contrarie, che a Firenze sia uno Consiglio Grande, e da altro canto vi siano venti cittadini che abbino autorità di fare la Signoria; ed essendo necessario che l'una di queste cose dia luogo all'altra, credo sia poca fatica a cognoscere che il numero grande sarà quello che inghiottirà il piccolo. | Esempio: | Giambull. P. F. Stor. Europ. 106 t.: Tra la Norvegia e la Islandia, ma contigue quasi a Norvegia, sono assai isolette; tra le quali intricandosi il mare, è chiamato Tialleslunde, ciò è Faro, o strettura e stretto, che così si chiama fra noi; e fra alcune altre Muscostrome, ciò è Ritroso e divoramento per essere egli quivi inghiottito da caverne grandissime, come il faro siciliano da Cariddi. | Esempio: | Leopard. Paralip. 5, 38: Come nebbia.... Che per soffio procede, e la sua notte Campi e villaggi a mano a mano inghiotte. |
Definiz: | § III. Altresì figuratam., detto sia della terra, sia di mare, fiume, o simile, quando aprendosi, o furiosamente agitandosi, fa sprofondare nella sua voragine, o ne' suoi vortici, persone e cose. – |
Esempio: | Tor. Miser. 63: I subiti aprimenti della terra s'hanno inghiottito la città co' loro abitanti. | Esempio: | Sacch. Nov. 2, 268: Eziandio li fanciulli innocenti pigliano, e crescono con gran vergogna e vituperio, e.... con tanti vizj, che io non so vedere come l'abisso non inghiotte l'universo, e spezialmente tutta Italia. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 27, 270: Ah crudel terra, che lo consentisti, E come Curzio lor non inghiottisti! | Esempio: | Poliz. Pros. 40: Io ho sì gran paura quando veggio aperta la terra per inghiottire e' corpi nostri, che io non ardisco pure d'aprir la bocca. | Esempio: | Anguill. Ovid. Metam. 9, 161: Anfiarao.... Sarà inghiottito e dato al basso regno Dalla subito aperta e chiusa terra. | Esempio: | Tass. Gerus. 1, 43: L'oceàn, che non pur le merci e i legni, Ma intere inghiotte le cittadi e i regni. | Esempio: | E Tass. Gerus. 8, 66: Hanno ucciso Rinaldo, e con l'umane L'alte leggi divine han vilipese. E non fulmina il cielo? e non l'inghiotte La terra entro la sua perpetua notte? | Esempio: | E Tass. Gerus. 15, 26: Non giovògli esser nell'onde esperto, Perchè inghiottillo l'ocean vorace. | Esempio: | Segner. Pred. Pal. ap. 198: Il mare infuria...; ma che? All'inghiottir delle merci che gli sian date, lascia subito andare la nave a galla. | Esempio: | Metast. Dramm. 5, 198: Il suol m'inghiotta, Un fulmine m'opprima, Se mentii, se mentisco. |
Definiz: | § IV. E poeticam., semplicemente per Ricevere e fare sparire dentro di sè. – |
Esempio: | Leopard. Paralip. 7, 42: Colà (a una certa isola)....Gli stanchi volatori abbassàr l'ale, E quella terra calpestàr che inghiotte Puro e semplice l'io d'ogni animale. |
Definiz: | § V. Pur detto di acqua, e riferito a naviglio, usato con un avverbio di quantità, a denotare, poeticam., l'entrare o immergersi di esso naviglio nell'acqua tanto, quanto è espresso dall'avverbio; quasi Farlo l'acqua entrare dentro a sè molto, o poco, secondo il senso dell'avverbio. – |
Esempio: | Dant. Purg. 2: Quei sen venne a riva Con un vasello snelletto e leggiero, Tanto che l'acqua nulla ne inghiottiva. | Esempio: | But. Comm. Dant. M. 151: Tanto che l'acqua; cioè del mare, lo quale navigava quella navetta, nulla ne 'nghiottiva; cioè tanto era leggieri, che nulla n'entrava ne l'acqua. |
Definiz: | § VI. Inghiottire, poeticam., vale anche Mangiare, ed altresì Consumare per vitto, riferito a cose solide; e riferito a liquidi, Bevere. – |
Esempio: | Dant. Purg. 31: La bella Donna nelle braccia aprissi, Abbracciommi la testa, e mi sommerse: Ove convenne ch'io l'acqua inghiottissi. | Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 766: Convenne ch'io.... l'acqua inghiottissi; cioè inghiottissi dell'acqua di Lete, secondo la sentenzia di Virgilio che dice: Animae quibus ec. | Esempio: | Lipp. Malm. 2, 19: La Duchessa, che 'l cuore (di un asino marino) avea inghiottito, Cotto ch'ei fu con ogni circostanza, Anch'ella con gran gusto del marito Stampò due bamboccioni d'importanza. | Esempio: | Not. Malm. 1, 160: Avea inghiottito. Cioè avea mangiato. | Esempio: | Leopard. Poes. 151: Fia noto.... quante moggia di farina inghiotta Il patrio borgo in ciascun mese. |
Definiz: | § VII. E figuratam. – |
Esempio: | Sassett. Lett. 269: Ne sopravveniva sempre dell'altra (dell'acqua), e la nave mal calafatata n'andava sempre inghiottendo. |
Definiz: | § VIII. Pur riferito a liquidi, o a umidità, e detto di certe materie, vale Assorbire, Succhiare, Imbeversene. – |
Esempio: | Colonn. Guid. N. 270: E così molti di loro, tagliandogli le spade, periscono, inghiottendo li rivi del loro sangue la bevitrice rena. | Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 51: In campagna di Roma è una pietra.... in modo arida e
sitibonda, che subito abbrucia, ed inghiottisce le umiditati delle calcine, e lascia le calcine abbruciate e vane non altrimenti che polveri. |
Definiz: | § IX. Pure per Assorbire, Attirare a sè, riferito figuratam. a denaro o moneta, e detto di popoli o nazioni, e, poeticam., anche di cosa. – |
Esempio: | Sassett. Lett. 330: I Cini, che ne inghiottiscono una gran parte (dell'argento), se ne rallegrerebbono, e darebbono le loro mercanzie a miglior derrata; chè come i reali non facessero tante scale, non sarebbono alzati tanto nel valore, quanto e' sono. | Esempio: | Mont. Poes. 2, 98: Ma l'inghiottono (il frutto del sangue) l'arche voratrici Di onnipossenti duci. |
Definiz: | § X. E pur riferito a denaro, e detto di lavoro, impresa, o simile, usasi per lo più con l'adiettivo Molto o Grande, a significare, figuratam., Esser cagione che si spenda, si consumi, in esso, Farne spendere o consumare. |
Definiz: | § XI. Inghiottire, riferito figuratam. a persona, vale Sopraffarla arditamente e di molto, sia con parole, sia con la forza, Averne facilmente ragione, e simili; che anche dicesi Mangiare, o Mangiar vivo. – |
Esempio: | Ar. Orl. fur. 12, 81: Una percossa a pena l'altra aspetta. Ben tosto cominciar tutti a fuggire; E quando prima ne veniano in fretta, Perch'era sol (Orlando), credeanselo inghiottire. | Esempio: | Pazz. Rim. burl. 352: Inghiottira'ci tu, Varchi? ch'è stato? Eccoci qui; no' la vogliam vedere. | Esempio: | Dav. Tac. 1, 50: Al nimico, credutosi poca gente e svaligiata inghiottire, il rumor delle trombe, il luccicar dell'armi, quanto meno aspettata cosa, gli uscì addosso maggiore. |
Definiz: | § XII. Riferito a paese o popolo, e detto di altro popolo o di potentato, vale Opprimere con la forza e conquistare, Sottomettere interamente al proprio dominio, alla propria signoria. – |
Esempio: | Morell. G. Ricord. 28: Seguì a' dì 6 d'agosto 1414 morì Ladislao; e questo fu lo scampo nostro (cioè di noi Fiorentini), chè ci arebbe inghiottiti. | Esempio: | Machiav. Leg. Comm. 2, 353: Pare che Sua Santità sia volta al tutto ad fare ogni cosa, perchè e' Viniziani non se le inghiottischino (certe terre); e questo dì credo che ec. | Esempio: | E Machiav. Leg. Comm. 3, 233: Giudicasi che o questa volta Italia si assicurerà da chi ha disegnato inghiottirsela, o non mai più. | Esempio: | E Machiav. Pros. var. 8, 183: Concludo in fine, che dalla banda di qua non si sia per far mai cosa onorevole o gagliarda da campare o morire giustificato; tanta paura veggo in questi cittadini, e tanto male volti a fare alcuna opposizione a chi fia per inghiottire. | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 2, 19: Dicendo a' Patresi alcuno: Gli Ateniesi v'inghiottiranno; rispose Alcibiade: Potrà ben essere; ma 'l faranno a poco a poco, e cominceranno dal piede; ma i Lacedemoni vi divoreranno a un tratto, cominciando dal capo. |
Definiz: | § XIII. Riferito a ingiurie, danni, angherie, e simili, vale Sopportare per non poter far altro, Comportare senza farne risentimento, Tollerare in pace, Portare con pazienza, ed altresì Patire, Soffrire, suo malgrado. – |
Esempio: | Cavalc. Med. Cuor. 189: La pazienza è viziosa, quando l'uomo, per ambizione e amore di regnare, patisce e inghiottisce molte cose, e sopporta molti difetti e ingiurie di Dio, per non venire in ira de' sudditi e perdere l'uffizio. | Esempio: | E Cavalc. Specch. Croc. 236: Avvengachè [il pellegrino] per la via si diletti o turbi un poco, secondo gli accidenti che gl'incontrano, nientedimeno se egli è buon peregrino, pur si passa, e si dimentica gli diletti, ed inghiottisce l'ingiurie. | Esempio: | Cas. Pros. 3, 148: Inghiottendo quella poca amaritudine, sanza la quale non si può pervenire alla dolcezza dello intendere e del sapere. | Esempio: | Gell. Vit. Alfons. volg. 190: Avendo risaputo, che se bene egli (il Papa).... aveva inghiottito allora l'ingiuria della sentenzia di Modana, ei non la poteva però smaltire, avendogli ella guasto affatto lo stomaco. | Esempio: | Ammir. Stor. 2, 703: Tutte queste cose inghiottendo amaramente il Pontefice, pure per non mostrarsi alieno da' consigli della pace,... scrisse ec. | Esempio: | Segner. Paneg. 2, 693: Passano chi alpi nevose e chi mari orribili; e non riguardando nè a discapito di danaro, nè a perdimento di sonno,... tutti i disagj inghiottono allegramente, con la speranza di dovere al fine veder quelle auguste mura (cioè la santa Casa di Loreto). | Esempio: | Nom. Catorc. Angh. 8, 40: Ed è possibil, corpo di fra Pavolo! Inghiottendola mal con alti sdegni, Che sempre questo maledetto diavolo M'abbia ad intorbidare i miei disegni? | Esempio: | Nell. Iac. Mogl. 2, 1: E se ella ne ha fatte inghiottir tante a me, ne farò inghiottir qualcheduna a lei che varrà per tutte. |
Definiz: | § XIV. E riferito a dolore, pena, pianto, e simili, vale Contenere con sforzo dentro di sè, Sostenere senza farne dimostrazione esteriore, che più comunemente dicesi Divorare. – | Esempio: | Senec. Pist. 152: Igual cosa è misuratamente allegrarsi e misuratamente dolersi. Quell'allegrezza non vince questa fermezza d'animo, la quale fermezza inghiottisce il pianto e 'l lamento ne' tormenti. | Esempio: | E Senec. Pist. 155: Egli (Muzio) si tacea ispregiando il fuoco, e neente pregiando i nemici, ragguardando alla sua mano ch'ardea nel fuoco del nemico suo, e inghiottiva la pena. |
Definiz: | § XV. Riferito ad atti colpevoli o peccaminosi, vale Commetterli senza tanti scrupoli, senza farsene caso. – |
Esempio: | Cavalc. Esp. Simb. 1, 197: Mostravano [i Farisei] d'aver coscienza delle picciole cose, ma li gravi peccati inghiottivano. | Esempio: | S. Antonin. Lett. 64: Molto sottile filano questi predicatori per noi, e loro inghiottiscono i cameli (qui in locuz. figur.). |
Definiz: | § XVI. Riferito a notizie, opinioni, e simili, vale Accettare, Ammettere, come vero, per compiacere altrui, Fingere di creder vero, ciò che si conosce non potere esser tale; ed altresì Credere bonariamente. – |
Esempio: | Red. Lett. 50: Io per me farò vista di crederlo, ed inghiottirò la bornia, e se sarà possibile, farò e procurerò che la ingolli ancora il suo signor zio. Ma non voglio, no di certo, non voglio inghiottire quel freddo lunatico agghiacciatore dell'universo. |
Definiz: | § XVII. Neutr. pass. inghiottirsi Andar giù, Smaltirsi, per un qualche canale, o penetrando a poco a poco nel terreno, detto di liquido e di umore; ma non è comune. – |
Esempio: | Domen. Plin. 516: L'umore adunque, che non s'inghiottisce tutto a un tratto, e non dilava le radici, ma gocciola.... quasi da poppe, nutrisce tutte quelle cose che non innonda. | Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 382: E darai l'acqua a poco a poco, acciochè, data in un subito, nello inghiottirsi per i doccioni non si aviluppi il vento ne' condotti. |
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